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Pubblicato nel 1800, "Lo Stato secondo ragione o lo Stato commerciale chiuso" è, da sempre, uno dei testi più discussi della filosofia di Fichte. Criticando ciò che oggi chiamiamo "globalizzazione" e che Fichte chiamava "anarchia del commercio", l'opera del 1800 propone, come soluzione ai mali del suo tempo, la chiusura commerciale, di modo che ogni Stato sappia bastare a sé e garantire alla sua comunità benessere. Chiudere commercialmente lo Stato è, per Fichte, la sola via per garantire alla politica la possibilità di disciplinare l'economia. Nel quadro dell'odierna crisi globale, ma poi anche nel contesto di un'Unione Europea che ha prodotto un'integrale spoliticizzazione dell'economia, "Lo Stato secondo ragione" è un testo che non smette di parlare al nostro presente. Prefazione di Immanuela Hermann Fichte. Postfazione di Giovanni Gentile.